Seleka conquistano capitale Repubblica Centrafricana. Francia invia truppe

CentraficaDopo Somalia, Mali, Nigeria ed altri stati in cui la povertà quanto le armi, malattie e ingerenze straniere la fanno da padrone, anche la Repubblica Centrafricana subisce la stessa sorte: l’estremismo islamista, la “ribellione pilotata”.

Qui i ribelli Seleka hanno conquistato la capitale dello stato africano facendo fuggire il presidente ormai deposto. Paese tra i più poveri del pianeta, ex colonia equatoriale francese, subisce l’ingiuria del fanatismo che va ad aggiungersi alle continue guerre intestine generate da ripetuti golpe sanguinari. Chi ci guadagna in tutto ciò? Chi ha interesse ad “accaparrarsi” paesi poverissimi quali Mali, Somalia, Ciad, Sudan, Repubblica Centraficana? Perché?

Analizziamo quanto sta succedendo in MO e in Africa da qualche anno a questa parte e forse verremo a capo dell’intrigata matassa.

Nell’ormai lontano 1992 scoppia il conflitto civile in Somalia. Ben presto alla guerra civile somala si uniscono militanti islamici e conquistano metro dopo metro gran parte del paese con grandi sofferenze per la popolazione, tanto che l’ONU si vede costretta ad intervenire. Perchè gli islamisti hanno violentemente combattuto per il controllo della Somalia che offre solo probabilità di trivellazione per la ricerca del petrolio? Perchè occuparsi di un Paese senza risorse e tra i più poveri del mondo, cosa cercavano?

L’Etiopia,sostenuta dagli USA, sentendosi minacciata, nel 2006 reagisce, da qui l’attuale conflitto.

Poco dopo un gruppo islamico ancora più sanguinario appare in Nigeria, come trasportato dal vento del deserto. Anche qui a suon di attentati e scontri con l’esercito federale si fanno spazio tra le regioni del nord, quelle più povere, tentano di imporre l’islamismo al 50% della popolazione cattolica.

Giungono infine i venti della Primavera Araba. La Tunisia si ribella alle angherie e ruberie di Ben Ali e il 14 gennaio del 2011 il popolo stanco affamato ed inferocito riesce a farlo fuggire. Poche ore dopo la fuga del dittatore, come se tutto fosse stato preparato a tavolino in salotti ben più ricchi di quelli tunisini, arriva da Londra un ex terrorista tunisino, esiliato da Ben Ali venti anni prima. Tale “Sceicco” compra letteralmente la classe più povera tunisina così come facevano un tempo i conquistadores con indigeni d’Amazzonia, con perline e specchietti. Il suo partito reso illegale nel paese ritorna in auge e vince le prime elezioni libere del paese. La bella Tunisia nel giro di pochi mesi si ritrova in una condizione di frustrazione economica, finanziaria, morale e civile ben peggiore di quella che aveva subito con il precedente dittatore. Un governo inetto guida per quasi due anni i tunisini, privandoli dei loro principali diritti acquisiti ed agevolando l’estremismo salafista. Il popolo tunisino piomba in una buia e grigia coltre di instabilità. Chi finanzia Ganuochi, lo Sceicco e Marzouki il “presidente”? (Beh, chi finanzia Marzouki, compare di merende di Ganuochi si sa, lui percepisce il lauto stipendi mensile di 50.000 € da Aljazeera. Principale network televisivo del Qatar).

La scia rivoluzionaria tunisina ben presto si propaga in Libia e Gheddafi viene costretto prima alla fuga e poi ucciso e quasi il 50% del paese piomba in mano agli islamisti. Egitto: stessa sorte per Mubarak che viene deposto ed imprigionato. Sanguinosi scontri alla fine portano a pseudo elezioni in cui trionfano i Fratelli Mussulmani che, lentamente ed inesorabilmente, sublimano quel poco di libertà che gli egiziani avevano conquistato in anni di dittatura, per farli così entrare nell’oblio dell’islamismo.

Scoppia la rivolta in Mali. Anche qui truppe ben armate di ribelli che parlano arabo, partendo dal nord iniziano a massacrare i civili accusandoli di miscredenza e di altri insulsi misfatti noti solo al loro farneticante credo. Quando il governo del Mali non riesce più a far fronte alla pressione sempre più decisa degli islamisti, chiede aiuto alla comunità internazionale e la Francia si sente in dovere di intervenire a sostegno della sua ex colonia.

Sbaragliati dalla supremazia bellica dei francesi i guerriglieri islamisti si disperdono nel deserto a nord e verso l’Africa equatoriale a sud, ad est e ad ovest, andando a rinpinguare le fila dei “colleghi” estremisti in attesa in Nigeria, Repubblica Centrafricana, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto nonché in Siria.

Ci chiederemo: questi “ribelli”, che tali non sono per il semplice fatto che per più del 60% sono mercenari provenienti dai più disparati paesi arabi, dall’Afganistan e Pakistan, quindi non dai paesi in cui è sorta la rivolta, dove attingono le risorse finanziarie necessarie a spostarsi, armarsi, ed esercitare il loro fanatismo lontani dalle loro case?

Chi è dietro a tutto questo?

Chi è interessato a terre desertiche, poverissime e senza risorse? E perché?

Forse una risposta può essere trovata nel recente “disguido” diplomatico accaduto tra Francia e Qatar.

Chi e cosa rappresenta il Qatar?

Ricchissimo e piccolissimo stato della penisola Arabica in cui vige una monarchia assoluta detenuta dall’emiro Hamad bin Khalifa Al Thani che possiede, non ho scritto male ripeto, possiede il 40% della popolazione del regno oltre a ricchezze inestimabile dovute alla grande abbondanza di petrolio e gas naturale. In Questo emirato la religione spadroneggia con il nome di Wahhabismo.Hamad_bin_Khalifa_Al_Thani

Tale dottrina sostiene tra le varie fantasie fanatiche degli “adepti”, la purezza fondamentale di Dio, l’osservanza rigorosa del Corano, la severa condanna delle consuetudini religiose (la visita ai sepolcri dei personaggi famosi, per esempio) che si erano depositate come altrettante stratificazioni, nel corso del tempo, sulle pratiche devozionali dei musulmani.

Da qui possiamo spiegare la sistematica distruzione dei mausolei cari alla tranquilla popolazione musulmana, in Afganistan, ad opera dei Talebani, in Somalia, in Mali, in Tunisia ad opera dei salafisti.

Non tutte le colpe dovremo attribuirle al Qatar ma a suo sostegno e a piene mani, l’Arabia Saudita finanzia, anch’essa, il diffondersi nel mondo del fondamentalismo islamico, del Wahhabismo, del Salafismo, del fanatismo.

Credo che sia inutile aggiungere altro e che non sia necessario, a questo punto, dare delle risposte alle molteplici domande poste precedentemente nell’articolo.

(ilPrisco)

Spinoza

Un Pensiero ai tanti...troppi imprenditori vittime dell'apatia dello Stato! - Scrivo cazzate che mi girano per la testa, ripropongo ciò che credo sia interessante!

Paolo Pieralice

"La democrazia è il potere di un popolo informato" cit Alexis de Tocqueville

ilprisco

Un Pensiero ai tanti...troppi imprenditori vittime dell'apatia dello Stato! - Scrivo cazzate che mi girano per la testa, ripropongo ciò che credo sia interessante!

Guerriero della Luce

Il guerriero della luce crede.Poiché crede nei miracoli, i miracoli cominciano ad accadere.

Democrazia e Sviluppo

100% opinioni, 100% libere.

Insopportabile

Ne ho le scatole piene, ma con eleganza.

Yoann Solirenne - Ecrits, ici et là

Articles, comptes-rendus de lecture et autres productions...

ArticolaMente

Storie di una neo pubblicista mai stata pagata.

taranto7aprile

A noi tutti spetta prenderci una giusta e civile rivincita contro la malapolitica e gli inquinatori, perche’ Taranto sia libera, finalmente libera

Polvere da sparo

Sono figlio del cammino, la carovana è la mia casa _Amin Maalouf_

Briciolanellatte Weblog

Navigare con attenzione, il Blog si sbriciola facilmente

Ombreflessuose

L'innocenza non ha ombre

hap&leo

La situazione politica in Italia è grave ma non è seria.

Italia, io ci sono.

Diamo il giusto peso alla nostra Cultura!

Mistero Risolto

falsi misteri, strani complotti, bufale, truffe e bugie

The Free

blog of the post capitalist transition.. Read or download the novel here + latest relevant posts