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Sarà Enrico Letta il salvacondotto di Silvio Berlusconi ed il sigillo dell’inciucio PD-PDL-Mario Monti?
Amina Tyler…Riappare
Amina Tyler, dopo lunghi giorni di silenzio, di omertà, paure e notizie incontrollate, è riapparsa. Riappare al microfono e alla telecamera di “Effet Papillon”,un programma di Canal +. Il viso provato e struccato, triste, così come la sua condizione di giovane donna tunisina che ha “sfidato” le “regole” di un mondo scellerato, fanatico e maschilista, impone. Nascosta come un latitante in una località segreta a circa tre ore d’auto da Tunisi (ciò è quello che si è voluto far credere) presso alcuni parenti, libera di non uscire dall’abitazione-rifugio per non rischiare di essere riconosciuta, senza contatti con il mondo esterno, senza telefono ed internet, senza poter frequentare il liceo… senza la sua vita a cui ha diritto sin dal momento della sua nascita.
Ha paura! Ha ragione d’averne. Hanno paura i suoi famigliari! Hanno ragione ad averne. L’intera Tunisia ne ha ed ha ragione ad averne.
Barbuti idioti e frustrati sessualmente, spesso impotenti dediti all’autosodomia (è tutto ciò che possono permettersi e tutto ciò che troverete nelle loro farneticanti ed assurde “omelie” -non ultima quella di un loro “famoso sceicco” che raccontava giurando e spergiurando di un “fedele” che a seguito dell’introduzione nel suo stesso ano di un tipo di erba dal gusto molto amaro e che un tempo serviva per la pulizia dei denti, quest’ultimo adepto, è rimasto gravido e che dopo una gestazione di nove mesi ha espulso un ratto dall’ano. -Questo per raccontarvi della loro pazzia e frustrazione. Potrete trovare il video in rete e se conoscete l’arabo comprenderlo), adepti alla più scellerata dottrina Wahabita, che il mondo civile sta conoscendo grazie al permissivismo del petrolio e degli stessi USA, che pur di poter meglio beneficiare delle enormi ricchezze del Qatar, permettono, sarebbe meglio dire agevolano, la follia dell’Emiro Hamad bin Khalifa Al Thani ad intrufolarsi, a suon di petrodollari, in tutti gli stati in cui la primavera araba ha fallito o è stata indotta -consiglio la lettura di questo post: http://wp.me/p3eVqW-8D
Ma torniamo ad Amina. Quale futuro ha e potrà avere questa giovane donna tunisina? Lei che aborra tutto ciò che è legato al maschilismo ossessivo della stupida cultura retrograda degli uomini tunisini e che è alimentata da questa ventata dal sapore marcio e fetido del Wahabismo?
Non sono infondate le minacce dei salafisti, spronati dagli anatemi di uno dei loro “guru” che ha lanciato una “fatwa” contro la ragazza:”Trovatela, fustigatela e lapidatela”, ha sentenziato dall’alto della sua arrogante idiozia malata. Tanto meno sono ingiustificate le paure di Amina e dei suoi famigliari che sanno di quanto e cosa sono capaci i molteplici gruppi di salafisti che liberamente circolano per le strade delle città grandi e piccole della Tunisia, pagati dai petrodollari Qatariani e spalleggiati dalla compiacente e di stessa estrazione politica, attuale maggioranza al governo.
La speranza per Amina e per tutte coloro che soffrono tale continua violazione dei loro diritti fondamentali di libertà e giornalmente vengono “violentate” dalla barbarie delle menti ottuse degli uomini tra i più idioti e fanatici della Terra, loro unica speranza è continuare ad essere al centro dell’attenzione mondiale e protette dall’interesse della pubblica opinione… abbandonarle significare decretare la loro morte ed essere complici ti tale atto.
IlPrisco
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Amina Tyler, tunisina, rischia fustigazione e lapidazione. Amina Tyler, Tunisie, risque la flagellation et la lapidation.
Amina Tyler, diciannovenne, appartenente al gruppo attivista “Femen” sembra essere scomparsa nel nulla. <Fustigatela e lapidatela>. Tanto ha esortato la fanatica e delirante follia dell’Imam Adel Almi ai suoi scellerati adepti.
Dov’è Amina? Se lo chiedono le attiviste Femen francesi, a cui la Tyler aveva aderito, guadagnandosi il “titolo” di “prima Femen Tunisina”. Sul web si rinnovano copiosi appelli ed immagini di attiviste dalle più disparate parti del mondo, tutte rigorosamente a seno nudo. La famiglia sostiene, con grande vergogna, lavata dall’ipocrita sensazione di liberazione dall’onta, di non sapere dov’è la figlia perché l’avrebbe disconosciuta. “Sussurri” di una zia della ragazza conducono ad un asilo psichiatrico di Bardo (Tunisi), dove Amina potrebbe essere stata rinchiusa.
Chi è Amina Tyler e cosa ha fatto per meritare tanta rischiosa “notorietà”?
Studentessa diciannovenne che, come tantissime altre alla sua giovane età, ha un account Facebook. Qui segue innocentemente ed in maniera interessata le gesta delle attiviste Femen, autrici di diverse proteste non violente in diversi luoghi d’importante rilevanza sociale (protestano in piazza S.Pietro a Città del Vaticano durante una funzione di Benedetto XVI, nel seggio elettorale a Milano durante il voto di Berlusconi), proteste orientate sempre a sostegno dei diritti delle donne nel mondo. Amina soffre la situazione delle donne arabe ed in particolar modo, in questo frangente islamista del Paese, delle donne tunisine che vedono giorno per giorno il sublimarsi dei diritti ottenuti, qualche decennio addietro, dall’illuminato Bourguiba. Amina aderisce alle Femen francesi e un bel giorno pubblica sulla sua pagina facebook delle sue foto a seno nudo e su petto e addome scrive chiaramente in arabo:<Il mio corpo mi appartiene e non è di nessuno> e in inglese:<Fottetevi la vostra morale>. Ben presto il coraggio della giovane viene calpestato dall’ottusa violenza verbale dei fanaticofarneticanti salafisti tunisini che tra una minaccia di morte e l’altra riescono a forzare il suo account facebook e porre sui seni nudi della ragazza scritture inneggianti alla loro stolta dottrina. Il caso esplode violento e la famiglia, spinta da miope stupidità sociale, disconosce la figlia e, a quanto denunciano le Femen francesi e spagnole, fa internare in un ospedale psichiatrico della capitale tunisina. Le minacce degli islamisti si susseguono insistenti e a supportare ed attizzare l’idiozia dei “barbuti”, che credono di detenere la “giustizia divina nel mondo e sugli uomini”, arriva un Imam, anch’egli talmente frustrato nella mente e nel corpo, per non poter vedere la punta del suo pisello, perchè di questo si tratta nella maggior parte dei casi (Abbiate la pazienza di leggere questo articolo, tratto da Vanity Fair.it e comprenderete la frustrazione sessuale di questi “uomini”: http://wp.me/p3eVqW-8L ), un certo: Adel Almi. Quest’ultimo fanatico professante della sharia più radicale, libero, purtroppo, di “scoreggiare”, attraverso la sua fetida bocca, anatemi ed appioppare punizioni divine e promesse d’eternità infernali, a destra e a manca, richiama gli idioti proseliti a trovare, fustigare e lapidare Amina.
Detto ciò mi chiedo, sono sicuro che tutti voi che mi leggerete, vi chiederete: “cos’ha fato di male Amina per meritare tale destino?”
La risposta è semplice: Ha semplicemente espresso il suo disagio di donna protestando pacificamente. Nulla di più!
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- Second Tunisian Woman Posts Topless Photo on Facebook in Protest – Bloomberg (bloomberg.com)
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Attrice porno a capo dell’ufficio stampa dell’INGV: “sono stata raccomandata da un politico”
Dopo la nomina di un professore di ginnastica a direttore generale, ora si scopre che il capo ufficio stampa dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Sonia Topazio, è un ex attrice erotica ‘raccomandata‘ da un politico, come ha raccontato lei stessa ad alcuni giornali, diventata famosa per il cortometraggio “Benedetta Trasgressione”, all’interno film erotico Corti circuiti erotici Vol. 2 di Tinto Brass (la foto è tratta dal film).
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Ruba un pezzo di formaggio per sfamare i figli… “ARRESTATA”.
Il suo nome è Angela, è una donna una 51enne disoccupata, l’azienda per cui lavorava ha dovuto tagliare il personale, ed Angela si è trovata senza soldi e lavoro.
Angela per sfamare i suoi 2 bambini non ha resistito, una volta entrata all’interno del supermercato, ha fatto il giro dei reparti, poi giunta a quello dei “freschi” s’è ritrovata di fronte ad una forma di formaggio. Non ha resistito e l’ha presa. Ma Angela è stata notata. La donna è uscita dal market, nel frattempo sono stati avvertiti i carabinieri, che notandola l’hanno fermata, recuperando anche il formaggio dal valore di € 4,78 centesimi, poi restituito al titolare del market.
Portata alla Stazione dei carabinieri di Montemiletto, Angela confessa le sue colpe: “É la prima volta, credetemi, non sono un ladra ma sono senza lavoro e senza soldi, non abbiamo nemmeno un pezzo di pane da mettere sotto ai denti, oggi mi trovo qui a rubare un pezzo di formaggio per mangiare, mi vergogno molto“.
(La Voce Critica)
http://www.lavocecritica.com/ruba-un-pezzo-di-formaggio-per-sfamare-i-figli-arrestata/
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A cosa si vorrà mai riferire la signora Petra Reski? Non vorrà dire che i giornali italiani non sono serie testate come le altre europee?
“Mi sembrano tutti impazziti qui in Italia: La mia intervista per “Focus” non è ancora uscita e già viene citato Beppe Grillo con cose che non ha detto. Questa tecnica mi ricorda un po’ quel gioco da bambini, in tedesco si chiama “Stille Post”, giocare a passaparola. Sul sito di Focus è stato pubblicato un riassunto della mia intervista, e questo riassunto viene non tradotto, ma distorto, in una conclusione che ho appena letto sul sito della Repubblica: “Grillo: “Si al governissimo” e poi: Grillo: “Ok a governo Pd-Pdl, per legge elettorale e tagli””. Ma è una falsità! Sul sito di Focus non è scritto questo. E’ scritto: “Grillo non vuole fare una coalizione ne con Pier Luigi Bersani, ne con Silvio Berlusconi: “Se PD e PDL dicessero: “Legge elettorale subito, via i finanziamenti retroattivi, massimo due legislature e vanno fuori tutti quelli che hanno più di due legislature”, così noi appoggiamo qualsiasi governo” diceva Grillo a Focus, e aggiungeva: “Ma non lo faranno mai. Loro bluffano per guadagnare tempo.”‘”. Per essere sicura di non averti citato in maniera sbagliata ho controllato di nuovo la trascrizione originale dell’intervista: “Se PD e PDL dicessero: “Legge elettorale subito, via i finanziamenti retroattivi, due legislature andiamo fuori tutti quelli che abbiamo più di due legislature”, cosi noi appoggiamo qualsiasi governo, ma scherzi. Non faranno mai queste cose. Loro bluffano, hanno bisogno del tempo, ma non faranno mai queste cose.”. Sul sito di Focus si legge esattamente questo. Insomma. Follia pura. Normalmente, alla fine del gioco di passaparola, si ride. Ma non mi viene da ridere di fronte ad un uso così scorretto della mia intervista.” Petra Reski
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Nicole Minetti scandalo: a 27 anni pensione garantita! Per la Consigliera pochi giorni al vitalizio
Alla faccia della crisi, dei tagli alla sanità e alla scuola pubblica. Alla faccia dei suicidi degli imprenditori… alla faccia degli italiani che lavorano una vita intera per avere una pensione miserabile… alla faccia della giustizia. Dice Vanity Fair.it che la Minetti ha registrato il marchio “Bunga Bunga Condom”, allora dico io, sapendo di scivolare nel volgare: Cara Consigliera, prova a lavorare per quarantacinque anni e poi attendi la tua agognata e miserabile pensione come tutti gli altri! Un suggerimento per un lavoro soddisfacente? Collaudatrice dei tuoi goldoni! Altro che pensione d’oro a ventisette anni e dopo solo trenta mesi di sporadica frequentazione degli scranni del potere ma un’assidua frequentazione della villa del Berluska ad Arcore.
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